Ma quale sindrome della capanna!!!??

Sparito, volatilizzato, assente, irreperibile. Irreperibile di persona, irreperibile al telefono, irreperibile sui social. Uno stacco dal mondo intero durato mesi. La Baronessina molto preoccupata, mi ha chiesto cosa non andasse, mi percepiva strano, temeva stessi male. Le ho risposto che stavo benissimo, anzi, ma non avevo voglia di vedere né sentire nessuno, a parte il mio fidanzato. Con lui però il rapporto è particolare è fatto di lunghi silenzi, di attività separate, come se non avessimo bisogno di parlare. La nostra comunicazione così minimal e sottotraccia, la considero una benedizione, uno dei motivi per cui sto tanto bene con lui. In sostanza ci basta essere sotto lo stesso tetto. In ogni caso, mi sono chiesto cosa potesse significare a livello profondo questo desiderio tanto forte di starmene per i cazzi miei. Inizialmente pensavo alla tanto sbandierata “Sindrome della capanna”, la paura di uscire dal conforto del guscio costruito durante l’isolamento forzato da Covid. Poi è finito l’isolamento, è ricominciata la socialità, una socialità parziale, niente strette di mano, abbracci, vicinanza, il cosiddetto distanziamento sociale, e quella perenne maledetta mascherina, che odio con tutte le forze, ma che metto con religiosa diligenza. Però ogni volta che esco, anche solo per fare la spesa, o per andare a correre al parco, torno a casa sempre innervosito e infastidito. Ogni volta che vedo una mascherina, messa a culo col naso di fuori, ogni volta che una persona mi sta appiccicata in coda alle casse, ogni volta che leggo vaccate complottiste, prive di ogni logica, che parlano di dittatura sanitaria, ogni volta che vedo centinaia di persone che manifestano asserendo che il covid è tutta una invenzione dei poteri forti per controllarci. La conclusione è semplice: mediamente l’Umanità mi fa schifo, il mondo è popolato da miliardi di idioti, quindi meglio starmene per i cavoli miei, tutto qui. Altro che sindrome della capanna è proprio disgusto per l’umanità e un po’ pure per i social. Ho persino pensato di chiudere tutto, profili e blog, ma poi mi è sembrato un po’ eccessivo un po’ troppo emotivo, di certo sto riorganizzando tutta la mia vita, il lavoro che fortunatamente si sta spostando per la maggior parte on-line e che pur essendo più faticoso dell’aula, compensa enormemente gli spostamenti in auto o con i mezzi pubblici. In questo periodo sto facendo anche un corso in presenza a Cornaredo, due volte a settimana, e devo dire che salire sui mezzi con la vaccata dell’80% di capienza, che praticamente vuole dire come prima del covid, mi mette un’ ansia terribile, costantemente alla ricerca dell’angolino con meno persone intorno, con sempre qualche pirla senza mascherina o col naso di fuori, e non posso mica litigare con tutti, tutti i giorni, insomma uno stress, per non parlare dell’aula, ore a parlare con la mascherina. In più non riesco a capacitarmi del bisogno delle persone di stare in spazi iper affollati. Per forza maggiore mi è capitato di andare un paio di volte all’ikea, e sono rimasto sconvolto a vedere la massa di persone, contente di stare in coda per mangiare le polpettine congelate, una follia con contorno di rimozione di massa, tutti a credere che le cose possono tornare come erano, il che è una vaccata, il virus c’è ancora, e se in Italia va benino nel resto del mondo no, e non sappiamo ancora per quanto tempo ce lo porteremo dietro. La vita di ciascuno va riorganizzata, completamente. Certo a me risulta facile, sono in un periodo della vita, in cui sto bene solo, non ho particolarmente bisogno di uscire, la casa è per me un regno e cerco di renderlo sempre più bello e confortevole, sia a Milano che da mia madre, faccio molti acquisti sul web, schifo i grossi centri commerciali, i grossi negozi, ma privilegio sempre i negozi di quartiere, perché mi pare giusto, scoprendo pure che non vi poi è tutta questa differenza di prezzo. Quindi sono tornato anche sul web, ma il mio modo di starci non sarà più quello di prima. Prossimamente riprenderemo la radio, le recensioni e altre piccole novità, vi aspetto come sempre e buon rientro a tutti, anche se un po’ tardivo.

M13 

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