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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

REGOLA PER SOPRAVVIVERE (Cinque): Come diventeranno le città? - How will cities become?

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  ( Italian version - At the bottom of the page the English version )    Io ho sempre amato la città, ho sempre amato Milano, ho avuto il piacere dal 2010 in poi di assistere alla sua rinascita sfolgorante, di grattacieli, socialità, mondanità, moda, una frizzantezza, che mi faceva pensare di essere al centro di qualcosa di importante , che mi permetteva di paragonarla a Parigi (città dove passai un’intera estate e che amo tantissimo). Ho visto cambiarne il profilo e non scorderò mai la prima volta che ho visitato piazza Gae Aulenti e i grattacieli che la contornano, mai avrei immaginato di poter vedere tanta bellezza, e dalle linee così futuristiche, in quella che ho sempre considerato la mia città, che ho abitato e vissuto dal lontano 1989, con periodi alternati in cui vivevo sulla cintura, in campagna, perché non dimentico che sono anche un campagnolo, e le case a Milano sono carissime, troppo, come un po’ tutto del resto e in fondo, tornare la sera in un posto in mezzo al verde n

CONSIGLI MUSICALI QUICKLY: Attesa II (dall'album Pomodoro Genetico)

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( Italian version - At the bottom of the page the English version ) Riprendiamo i Consigli Musicali Veloci , quelli nati per alleggerirvi la giornata per qualche minuto, con un buon brano musicale.  In questo brano, la Ruggiero, tocca praticamente gli ultrasuoni, qualcosa di incredibile . Elettronica e vocalità pure, senza una parola di testo. Un brano lieve, pieno di sfumature, contemporaneo, assolutamente spiazzante e naturalmente bellissimo.   Tratto da un album fatto in collaborazione con Roberto Colombo , che ha costruito intorno ai vocalizzi della Ruggiero un tessuto elettronico sorprendente. Un disco troppo raffinato per il mercato Italiano, infatti poco conosciuto, ma per quanto mi riguarda, forse uno dei migliori della Ruggiero. Abbiamo già parlato diffusamente di questo disco, in una puntata dei Consigli Musicali, per ascoltarla cliccate QUI . Cliccate sul video sotto e Buon Ascolto per alleggerirvi il week end! M13 ( English version - The version is translated automatical

L’ incantevole Signora Peel è andata via.. (The enchanting Mrs. Peel has gone away ..)

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( Italian version - At the bottom of the page the English version ) Con i miei consueti ritardi, non potevo esimermi dall’omaggiare, dopo la sua morte, avvenuta il 10 Settembre di quest’anno, uno dei miei personali miti infantili, che però continuano ancora oggi, inossidabili. Ognuno ha l’infanzia costellata di piccoli e grandi miti, per la mia generazione legati soprattutto alla televisione, quella degli anni 70, quella bella, di qualità. Miti che hanno segnato e segnano, la vita di ognuno e che in un modo o nell’altro contribuiscono a creare la nostra personalità, il nostro gusto . Da bambino le cose ti piacciono e basta, mica stai troppo a pensarci. Io sono cresciuto in un paesino di 300 anime della bassa milanese, dove il tessuto sociale era molto diverso, ma volendo semplificare molto meno isterico e narcisista di quello odierno, ed essendo un nucleo di abitanti così piccolo, non era difficile incarnare l’eccezione, essere quello strano, tra l’altro con tendenze gay già molto mar

Ma quale sindrome della capanna!!!??

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Sparito, volatilizzato, assente, irreperibile. Irreperibile di persona, irreperibile al telefono, irreperibile sui social. Uno stacco dal mondo intero durato mesi. La Baronessina molto preoccupata, mi ha chiesto cosa non andasse, mi percepiva strano, temeva stessi male. Le ho risposto che stavo benissimo, anzi, ma non avevo voglia di vedere né sentire nessuno, a parte il mio fidanzato. Con lui però il rapporto è particolare è fatto di lunghi silenzi, di attività separate, come se non avessimo bisogno di parlare. La nostra comunicazione così minimal e sottotraccia, la considero una benedizione, uno dei motivi per cui sto tanto bene con lui. In sostanza ci basta essere sotto lo stesso tetto. In ogni caso, mi sono chiesto cosa potesse significare a livello profondo questo desiderio tanto forte di starmene per i cazzi miei . Inizialmente pensavo alla tanto sbandierata “ Sindrome della capanna ”, la paura di uscire dal conforto del guscio costruito durante l’isolamento forzato da Covid. Poi