MILANO PRIDE 2014: 2 (belle) RIFLESSIONI + il VIDEO
Innanzi tutto COMPLIMENTI,
agli organizzatori, alle associazioni, a tutti quelli che hanno
contribuito alla realizzazione.. complimenti per l’organizzazione, lo
spirito, la precisione. Un Pride molto contemporaneo, vivace e Milanese nella
sua essenzialità.
Complimenti a tutti i partecipanti, comportamento
impeccabilmente divertente, con la giusta dose di tutto un po’,a dimostrazione
che i Gay sono mediamente molto civili.
Sabato il Pride ha dato dimostrazione che leggerezza e intelligenza
non sono antitetici, anzi la leggerezza intelligente, cambia davvero il mondo.
Un piacere parteciparvi,
anzi un onore, ringrazio anche tutti gli etero che per sostenerci ci hanno
messo la faccia e sono venuti con noi.
Nonostante le visioni differenti e a volte le polemiche, noi
Gay, siamo ancora un gruppo sociale che al momento giusto riesce ad essere
corpo unico. Sabato era così, la sensazione molto forte è stata di una grande
energia, che non richiedeva molte parole, infatti le interviste previste e
tutto l’impianto progettati, sono saltati a 10 minuti esatti dopo l’arrivo in
piazza Duca d’Aosta.
Ho avuto un tale flash, che mi ha fatto capire, a differenza
del salone del mobile, che in questo contesto dovevano parlare le immagini e la
musica che avrei aggiunto in post produzione, piuttosto che gli interventi miei
o della Baronessina.
Nella testa si formava con precisione la voglia di esprimere
in maniera sintetica e quasi astratta, l’energia che coglievo. Sensazione
confermata anche dalla Baronessina e senza essercelo detto anche da Max Coelli,
il fotografo autore delle foto pubblicate Lunedì , che ha lavorato sulle linee
e la luce e ha fatto foto sempre più astratte con l’andare delle ore, tanto che
le ultime, quelle fatte la sera, sembrano quadri fatti di persone, luci,
geometrie . Infatti quel blocco di foto, andrà a formare una
pubblicazione dedicata, dal titolo “ULTRAPRIDE”, la dimostrazione che anche dalle foto di una
manifestazione in strada, si possono creare dei quadri fotografici, tra l’altro
davvero stupendi, bravo Max.
La sera confermo il crescere di questa energia gioiosa, si è
ballato in Porta Venezia, per strada, deliziosa e liberatoria esperienza. Il
tempo ha tenuto e soprattutto, da mangiatore e produttore di musica, COMPLIMENTI AL DJ, di cui purtroppo non
so il nome, vorrei dire ai gestori di
locali e discoteche Gay, chiamate quel DJ, avrete di nuovo i locali strapieni, a
Milano vi è una bella fetta di persone Gay e non, che hanno un orecchio piuttosto
esigente e per questo non vanno più a ballare.
CONCLUSIONE: è ancora
utile fare il Pride ogni anno? La risposta è semplice: si!
Questa energia e l’eleganza dimostrata sono molto potenti,
quindi ancora si!
Gustatevi il video in cima alla pagina, di cui tra l’altro ho prodotto la colonna sonora.. energetica, come
era giusto che fosse. Buona Visione
La Marchesa
Commenti
Posta un commento