OPINIONI: Dolce e Gabbana, come pestare un merdone e fingere che non puzzi.

Quando accadono vicende che coinvolgono molto il web e tutti dicono la loro, mi faccio sempre scrupoli se è il caso di intervenire e alimentare il minestrone di opinioni e contro opinioni. Ci penso sempre molto e spesso come in questo caso, cerco di capire se è un argomento che sento molto o che mi ha colpito molto o che mi ha infastidito molto, insomma se ne vale davvero la pena.
Questo mi ha infastidito molto, un filo mi ha fatto pure incazzare, sto parlando delle geniali uscite di Dolce e Gabbana sulle famiglie tradizionali.
Una delle cose che mi ha infastidito di più è stata la reazione di molte persone e di molti giornalisti, quella che in fondo loro due hanno solo espresso un’opinione, esiste la libertà di espressione e quindi loro hanno diritto di esprimersi. Bene, perfetto, sacrosanto, però se usi la libertà di espressione per dire minchiate, anche il resto del mondo ha il diritto di dire che pensa che hai detto una minchiata e ha il diritto di invitare a non comprare più i tuoi vestiti. Libertà di espressione, per libertà di espressione.
La libertà di espressione, non significa che si può dire ogni pirlata che passa per la testa, tra l’altro con tanto di intervista e di copertina, quindi pure meditata e calcolata. Che sia un’abile mossa di marketing per rilanciare il marchio, negli ultimi anni un po’ appannato? Il sospetto mi viene, ma visti i risultati non mi pare un’idea geniale, ma del marketing e del brand ne parlo dopo.
Principalmente penso che se sei un personaggio pubblico e in più hai un’azienda hai delle responsabilità rispetto a quello che comunichi, in questo caso loro sono due gay dichiarati, hanno campato per anni sull’ essere cool e sui portafogli dei finocchi di tutto il mondo. Possibile che quando hanno avuto questa alzata di ingegno, non hanno pensato che la dichiarazione sarebbe stata usata come un maglio dalle forze più becere e bigotte del paese per bloccare, ma quali matrimoni gay, anche un qualsiasi riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali? Certo quando sei ricco e vivi nel privilegio, della reversibilità della pensione del tuo partner, te ne puoi fottere, ma per persone che lavorano e guadagnano normalmente, queste sono cose che fanno la differenza.
Quindi hanno fatto un danno a una categoria sociale che per anni ha alimentato il loro fatturato. Se ne rendono conto? Poi si stupiscono se parte la campagna di boicottaggio! Ma ci sono o ci fanno?
Sul fatto che la dichiarazione sulla famiglia tradizionale e la sua difesa sia una minchiata non è nemmeno argomento di discussione, è una minchiata e basta. E’ una pura questione di logica, riconoscere a una categoria sociale di poter ufficializzare il loro rapporto affettivo, non impedisce a te fan della famiglia tradizionale di sposarti e formare sta cacchio di “famiglia tradizionale”, che non è minacciata certo dai gay, mi pare che faccia tutto da sola per autodistruggersi, visto i numeri di violenza sulle donne all’interno dei matrimoni, per non parlare dei bambini, per non parlare dei suicidi/omicidi di mogli figli e parenti vari, dei divorzi, dei tradimenti e via così..
Quindi di cosa si preoccupano i bigotti in piedi con le emorroidi? (Rubata da Twitter)
Tornando ai due geni, la domanda che mi sono subito fatto è: ma hanno un’ ufficio stampa in quell’ azienda?
Perché parrebbe proprio di no. Ritrovarsi con la tessera onoraria di forza nuova, non mi pare che faccia proprio bene all’immagine del brand, ma proprio no. Definire i bambini concepiti con la fecondazione in vitro “sintetici” non mi pare proprio una genialata. Ritrovarsi il post di Madonna che li invita a pensare prima di parlare, cioè capite Madonna, colei che ha permesso loro di fare il botto sul mercato negli anni 90, e quello di Cher  indignata e via così. Ma cosa si sono fumati?
Hanno violato ogni regola di marketing per un brand a livello mondiale ed è questa la cosa che non mi dà pace. Perché lo hanno fatto? Come hanno fatto a dimenticarsi che l’ Italia non è il mondo, che nei paesi anglosassoni queste cadute di immagine si pagano con il fatturato, che lì non perdonano, lo sa bene una nota catena di supermercati Americana, che siccome ha finanziato politici reazionari e anti gay, ha perso in un anno un miliardo e mezzo di dollari di fatturato.
E quale è stata la loro risposta? Uno dei due su twitter ha dato a Elton John del fascista, poi sono andati a fare un intervista imbarazzante alla CNN in un inglese stentatissimo (ma scusate andate sul sicuro, pigliate un’interprete, i soldi non vi mancano), cercando di mettere una pezza che era peggio del danno originale. Uno dei due ha dichiarato che lui vorrebbe essere padre, ma facendo un figlio con una donna, senza sposarsela… io non commento nemmeno, cliccate qui sotto e ascoltatevi l’intervista e soprattutto guardate la faccia della giornalista, molto professionale che li ha intervistati.

Insomma.. perché?
Io ho solo una risposta: arroganza.
La stessa arroganza che vidi da parte loro in un’intervista dalla Bignardi un po’ di anni fa, dove si raccontava di una giornalista enogastronomica che provato il loro ristorante (che non so se è ancora aperto) dichiarò che secondo lei, le avevano servito una cotoletta alla milanese riscaldata al microonde, apriti cielo, i due si scatenarono e con una cattiveria senza pari espressero un concetto che era, in buona sostanza “chi è quella cretina e come si permette?”

La regola del buon marketing avrebbe previsto  un atteggiamento molto più assertivo, tipo, “non è nostra abitudine servire cotolette riscaldate, ma verificheremo se è davvero potuto succedere e in ogni caso la invitiamo di nuovo a nostre spese a mangiare da noi, anzi se preferisce mandi qualche suo collaboratore in incognito, che potrà verificare la qualità del nostro cibo, se c’è stato un’incidente ce ne scusiamo comunque!”
Volete mettere la figura da Signori che avrebbero fatto, invece no e nemmeno questa volta sembrano conoscere le regole del marketing e la comunicazione per un brand internazionale o comunque la semplice intelligenza.
Guardandoli alla Cnn mi sono parsi, due gay di mezza età, abbastanza imbolsiti e un po’ persi, che non si sono ancora resi conto che gli anni 90 sono finiti, che il mondo è diventato piccolo e passa sui social ad una velocità pazzesca e ogni pirlata che dichiari provoca una reazione. Insomma la merda l’avete pestata e ormai la puzza c’è, almeno non scavatevi la fossa con le vostre mani, magari a volte basta semplicemente stare zitti e lasciare passare un po’ di tempo, ma per stare zitti bisogna almeno riconoscere di aver fatto una minchiata.
A me personalmente, quando ho letto la notizia, mi son partite le vene.. ”ma porca, ma anche sti due, proprio adesso che ci stanno facendo una guerra mediatica senza precedenti i bigotti più barbari del paese, voi ve ne venite fuori con sta cazzata e con tanto di prima pagina su panorama.. ma allora siete proprio….”
Io che tra l’altro di sposarmi non me ne può fregare di meno, figuriamoci di avere figli, che i bambini mi piacciono come un attacco di colite, ma voglio vivere in un paese e su un pianeta dove le persone possono scegliere come vivere, con chi sposarsi e come figliare, secondo coscienza, cari D & G, non è un concetto difficile da capire, soprattutto per due gay.
Quindi adesso torno nel mio piccolo blog, da cretino qualunque a fare il pirla e mi consolo pensando che per fortuna di persone intelligenti ce ne sono tante persino in un paese come questo.
LaMarchesa13

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