RACCONTI LUNGHI: Tacco 12 da Aldebaran (Ottava Puntata)

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Dalla puntata precedente: Cassio si ritrova ad interrogare il responsabile dell'avvelenamento da polonio della Senatrice Winter..


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“Lei è molto bello sa.. nonostante le sue condizioni..”
L'altro rimase interdetto per un secondo, poi riprese a fissare il vuoto e a pregare sottovoce.
“Quegli stupendi occhi scuri e quel fisico così atletico, peccato, un vero spreco.. ci fossimo conosciuti in un altro contesto..”
“Non permetterti, pervertito feroni, aorgut!”
“Glen il traduttore fa i capricci, sistemalo subito”. La sua voce era calma e molto suadente.
“Eseguito Cassio”
“Bene Signor Taruk, dicevamo.. lei è un gran figo sa.. peccato che stia morendo, ha un culo che ci farei una festicciola che si ricorderebbe tutta la vita..”
L'altro lancio uno sputo verso la faccia di Cassio, ma il campo Stigler, lo fece rimbalzare, sulla sua.
“Si è sputato in faccia da solo, si rende conto? Presumo che abbia sete.. anzi né sono sicuro, ha quaranta di febbre..”

“Glen, fai portare dell'acqua e un bicchiere per favore, non di vetro.”
Entrò un Aldebariano che posò una caraffa d'acqua e un bicchiere di plastica, sul tavolo bianco.
Cassio verso lentamente l'acqua, poi spinse il bicchiere di qualche centimetro verso il prigioniero.
“Per avere questo basta chiedere per favore.”
L'altro si avventò sul bicchiere, ma il campo Stigler, lo bloccò a pochi centimetri.
“E' Glen che decide cosa può entrare nel campo e quel bicchiere ci entrerà solo quando lei sarà educato e chiederà per favore!”
Prese il bicchiere e bevve l'acqua lentamente.
“E' decisamente fresca sa.. pensi, non solo dovrà chiedere per favore, ma anche bere dove ho bevuto io, bersi un po' della mia saliva, non lo trova eccitante?”
L'altro sputò ancora, con gli stessi effetti di qualche minuto prima.
“Scusi.. ma allora è scemo..”
Si versò un altro bicchiere e bevve ancora, poi lo riempì di nuovo, e lo spinse in avanti.
“Bene direi che possiamo farla portare via.. Glen chiama di nuovo Eris, per portare via l'acqua.”

“NO.. per favore.. l'acqua.”
“Alla gentilezza non so mai dire di no. Glen ingloba il bicchiere nel suo campo e anche la caraffa.”
Tarek si avventò sul bicchiere, bevve l'acqua avidamente e se ne versò altre tre volte, parte dell'acqua gli cadde addosso e sul tavolo.
“E adesso parliamo di cose serie.. so già che lei non teme la morte si è praticamente ucciso da solo, né eventualmente la tortura, anzi probabilmente la tortura fisica favorirebbe la sua morte, che è poi quello che vuole, farla finita quanto prima, per raggiungere quella specie di paradiso con le vergini. Ma sa, con la nostra medicina, noi potremmo tenerla in vita in queste condizioni disastrose e dolorose per mesi..”
Tarek guardò Cassio, prima con spavento e poi con un odio così profondo, che si poteva avvertire fisicamente e Cassio lo avvertiva.
“Alla fine parlerebbe, ma ci vorrebbe troppo tempo, devo usare altri sistemi con lei.. allora chi ci sta  dietro, io un'idea c'è l'ho, ma mi servono certezze..”
Tarek inizio a mormorare una preghiera, sudava ed era in uno stato fisico pietoso.
“Il suo silenzio è così prevedibile, voi Terrestri siete così banali, voi fanatici direi addirittura stucchevoli..”
Rimase in silenzio per qualche minuto, osservando intensamente il terrestre, gli occhi di Cassio erano rossi.
“Vede, LEI NON SA UNA NOVITA' da oggi Aldebaran, cambia la sua politica nei confronti della terra, da oggi anche noi uccidiamo, dopo millenni, abbiamo dovuto abbassarci al vostro livello e comincerò proprio io, adesso.. allora vediamo ..Glen mi confermi che il qui presente testa di cazzo ha famiglia, madre, padre, 4 fratelli, una moglie, tre figli e cugini, e zie..?”

“Confermo!”
“Le immagini a parete Glen, Grazie.”
Tarek spalanco gli occhi e il terrore usci a fiotti dal suo sguardo, riuscì a dire solo un flebile “No!”.
“Che merda, questo linguaggio lo capisce vero, la violenza la capisce, le cameriere che ha contaminato sono madri, hanno figli, ci pensa quando fa le sue cazzate mortali.. non ci provi nemmeno a tirare fuori le stronzate della guerra santa, la sua è una posizione indifendibile.. stronzo.. Glen inquadra l'abitazione dove abitano la madre e i fratelli, prepara lo Stigler, quando ti do l'ordine spara e.. SPARA PER DISTRUGGERE, TUTTO IL QUARTIERE..GUARDA BENE TAREK, ADESSO RICORDATI BENE BRUTTO STRONZO CHE  MI MANDA ALLAH IN PERSONA PER RIPULIRE IL MONDO DALLE CACCHE COME TE, IO SONO IL SUO PROFETA, SANGUE PER SANGUE E' QUESTO CHE CAPISCI GIUSTO?.. FUOCO GLEN.”
Tarek guardo il  quartiere dove era cresciuto, la sua casa, sparire in un lampo ed essere sostituito da un cratere perfetto e levigato le persone nei pressi che non erano state colpite iniziarono a urlare e fuggire in tutte le direzioni, lui cacciò un urlo, e si mise a piangere.
“Allora i nomi..?”
Ma l'altro pur disperandosi non proferiva parola.
“Bene Glen adesso punta sulla casa della moglie e.. FAI FUOCO e poi alle scuole dei figli,  uno dopo l'altro distruggi le zone intorno, comincia con la moglie.. FUOCO!
“NOOO! Basta, che Allah mi perdoni.. darò i nomi!”
“Hai appena perso la moglie, sei sicuro che non ti devo far fuori almeno un figliolo, giusto così.. per sicurezza..”
“Parlerò!”


Un'ora dopo Cassio uscì dalla stanza e barcollando sui tacchi  andò a vomitare in bagno.
L'esperienza fu così sconvolgente, che richiese una seduta urgente col suo consigliere personale.
“Ha dimostrato assennatezza a richiedere una seduta con me, altrimenti avvalendomi del titolo di di Capo Medico Mentale, l'avrei obbligato..”
“Quando penso di averne bisogno, la chiamo..”
“Il che non accade mai, si limita a fare quelle del protocollo standard, quindi deduco che l'esperienza è stata devastante perfino per uno come lei..”
“Si... Depon, ho paura di aver varcato il limite, di non essere più a posto con la testa.. ho provato un odio così forte, un desiderio di vendetta così forte.. avrei davvero ucciso in quel momento, ho paura di me stesso..”
“Cassio lei ha sempre sopravvalutato la sua flessibilità psichica e sottovalutato il fatto che è un Aldebariano, seppur piuttosto inusuale, la nostra psiche si forma in un contesto stabile e pacifico, non è sottoposta agli sconvolgimenti e alla violenza presenti su questo pianeta, riassumendo, è molto più difficile per noi adattarci a tutto questo, loro lo fanno da sempre, sopportano cose che per la nostra razza porterebbero direttamente alla pazzia. Tra l'altro le vorrei ricordare che anche il resto dell'equipaggio comincia a risentirne.. tutte le missioni a contatto con i terrestri, il superlavoro, il fatto di usare l'inganno, di aver a che fare con tanti terrestri così disonesti, violenti, e da controllare.. ,ma di questo parleremo nel contesto adeguato, ora lei ha ricevuto uno choc, ed io devo aiutarla a superarlo..”
“Ho sempre temuto una cosa da questa missione Depon.. che diventassimo noi simili a loro, invece del contrario..”
“Un loro scrittore ha detto: se guardi dentro l'abisso, l'abisso guarda dentro di te...o qualcosa del genere.. non ho memoria per le citazioni, comunque il punto a mio avviso è che noi Aldebariani, siamo disabituati a vedere la nostra parte oscura, che c'è, ma il nostro contesto così pacifico e civile da secoli, ci ha fatto illudere che ne fossimo privi, forse l'incontro coi terrestri ha proprio questo senso..”
“Attraverso di loro, ricordarci che sotto tutta la nostra civiltà e bellezza, in fondo non siamo poi tanto diversi? ..Depon, io non capisco se questa è una delle cose più geniali che lei abbia detto, oppure una immensa cagata, comunque.. adesso.. io che faccio, devo portare avanti la missione, ho un'astronave e un pianeta di cui, sono responsabile..”
“Le confesso che è la prima volta che sono preoccupato per lei, solitamente nelle nostre sedute lei più che altro passa il tempo a cantarmi le lodi del sedere del suo allenatore o altre amenità del genere, e io faccio i salti mortali per farle dire qualcosa di senso, ma so che quando fa così va tutto bene, è il solito Cassio, volgare, presuntuoso e a suo modo geniale, ma ora per la prima volta lei sta chiedendo il mio aiuto..”
“Perché per la prima volta ho paura di quello che provo..”
“Meglio tardi che mai, una personalità come la sua, va molto raramente in crisi, ma quando ci và son cavoli..”
“Quindi le chiedo aiuto e lei è preoccupato per questo fatto, ma nello stesso tempo, proprio perché lo chiedo è un sintomo di equilibrio?”
“Esattamente!”
“Lo trovo piuttosto contorto..”
“Siamo contorti.. accetti questo fatto, e non dimentichi un fatto importante, lei ha provato odio e violenza in modo inusuale, troppo forte, ma non ha agito questa violenza, era tutta una simulazione di Glen.. lo trovo molto equilibrato e molto Aldebariano.”
“La ringrazio.. ma io la violenza l'ho agita, il terrestre non sa che era tutta una finzione, gli ho provocato dolore, lui crede di avere perso parte della sua famiglia.. non trova che sia violento questo?!”
“Indubbiamente, ma è molto in stile Cassio, lei non esita a usare l'inganno per i principi in cui crede, il che è un paradosso in termini, ma questo paradosso funziona, il suo inganno sta salvando questo pianeta, piuttosto quello che temo io riguarda la dipendenza.. saranno i terrestri in grado di gestirsi da soli quando noi andremo via?”
“Al momento penso di no, se dovessimo andarcene ora, secondo Glen, le cose andrebbero a rotoli in pochissimi anni.. è un problema enorme.”
“Cassio, prenda ad esempio il principio informatico per cui un problema grosso e complesso deve essere scomposto in sottoproblemi più semplici, per ora il problema della dipendenza dei terrestri è un problema non immediato.”
“Bene, ma io come faccio, mi dica qualcosa di pratico..!”
“Lei è un uomo pratico, quindi:
deve prendersi un periodo breve di riposo, anche solo pochi giorni, incentivi le sue sedute meditative, sfoghi la rabbia con l'attività fisica. Ma soprattutto, vada in mezzo ai terrestri, ceni, vada a teatro, a ballare non abbia paura di contaminarsi con loro, perché è inevitabile che accada e in tutta sincerità si faccia delle belle scopate, non so se con i Terrestri o con gli Aldebariani a bordo, ma lo faccia, conosce benissimo gli studi Berga sui benefici psicofisici dell'attività sessuale, insomma vada e scopi, guardi il suo Assistente Anton, da quando si è innamorato dell'Italiano è rifiorito.. un'altra persona!”
“Questo consiglio mi piace, credo proprio che lo seguirò!”
“Non avevo dubbi!.”


Depon aveva sempre pensato, che con una personalità così complessa come quella di Cassio, era assolutamente inadeguato, scavarci troppo dentro, il rischio di trovare abissi di oscurità e di farlo crollare era molto alto, doveva sempre agire col massimo della delicatezza, visto le capacità omeostatiche dimostrate dal soggetto, andava monitorato e basta e i suoi interventi molto mirati.”

FINE DELL'OTTAVA PUNTATA

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