OPINIONI: Pride Milano 2015 - Milano nostra per un giorno.
Ministoria e polemiche
Di Pride ne ho visti diversi, in Italia e in Europa. In Italia il Pride uscì da una specie di semi clandestinità mediatica con il World Pride 2000, quello mondiale, a Roma, proprio l’anno del Giubileo Cattolico, che tanto scandalo provocò, soprattutto (che strano), in Vaticano e che portò un milione di persone nella città eterna. Quel Pride segnò un punto di non ritorno per il movimento dei diritti omosessuali italiani. Io mi resi conto con una nettezza mai provata, che la forza stava proprio nel non nascondersi e nel contarsi.
A quanti chiedono a cosa serve il Pride, io rispondo semplicemente questo: per contarci, per vederci, per annusarci e soprattutto per far sapere al mondo, ma in particolare ai religiosi di ogni risma, ai bigotti, agli oscurantisti, ai politici genuflessi alla santa sede e ai grezzi e barbari che ammorbano questo paese, che ci siamo, che non abbiamo paura, che vogliamo i nostri diritti, perché ci spettano.
Io poi, che di sposarmi non me ne frega una cippa, figurarsi di avere figli.. un piacere che lascio ad altri, ma voglio vivere in un paese dove le persone possano scegliere, secondo coscienza con chi sposarsi e come fare figli. La "famiglia naturale" è una cazzata, il concetto di "naturale" muta talmente tanto a seconda del tempo e del contesto che è un concetto invece, totalmente artificiale, come tutte le convenzioni umane.
Sulle polemiche, solite, trite e francamente noiose, della volgarità di certi gay ai Pride, che turbano la sensibilità degli etero perbene, e non giovano al movimento, dico che non si possono più sentire. Ma agli etero si chiede forse di essere sobri ed eleganti? Visto le minigonne giropassera e i tacchi da zoccolona che vedo continuamente in tv e sui giornali, mi pare di no, anzi.. quindi cari etero e cari gay preoccupati della rispettabilità, anche tra i gay ci sono persone con pessimo gusto, volgari e baraccone e anche loro hanno diritto di avere spazio, perché siamo anche questo, fatevene una ragione.
Milano
Sabato sono rimasto colpito dal numero impressionante di persone, Milano non è Roma, le strade e le piazze sono piccole, 150.000 persone in zona Venezia sono un’enormità. Tutte le vie laterali, via Castaldi, via Tadino, etc. erano piene di gente e di auto bloccate, mai visto. Tutto questo con una leggerezza e una contentezza diffusi e piacevoli e questo a dimostrare che i gay anche nei grandi assembramenti riescono ad essere piuttosto civili. Incredibile anche la reazione della gente “normale” (consentitemi di usare impropriamente questo termine per pura comodità), si divertivano come matti, soprattutto persone di una certa età, ho visto Sciure col filo di perle che si sono messe a ballare l’house, per non parlare dei proprietari di bar e ristoranti, che devono aver fatto incassi da cardiopalma.
La forza del Pride
Perché è qui che sta la nostra forza, siamo divertenti, in confronto alla tristezza e alla chiusura dei vari Family Day, non c’è paragone, loro escludono, ci vogliono nascosti e senza diritti e le donne sottomesse (non lo dico io, lo hanno dichiarato), noi includiamo e siamo gioiosi, non so quale delle due sia più caritatevole, fate voi.
La leggerezza è una forza incredibile, può cambiare il mondo.
L'atteggiamento dei Media
E’ cambiato, oh come è cambiato.. solo fino a qualche anno fa i grandi quotidiani parlavano dei Pride solo in 13° pagina o per far vedere come erano volgari i trans e che "non va bene", comunque hanno spesso trattato la cosa con grande spocchia, come solo i giornali italiani sanno fare.
Probabilmente il fatto che il mondo va avanti, vedi sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti o referendum in Irlanda, li ha convinti che valeva la pena e finalmente ho letto articoli con la giusta dose di rispetto e considerazione.
La festa
I Pride servono, per raccontarci, per rivendicare, ma sono anche una bella festa, proprio divertente. Arrivati in porta Venezia, è stato possibile ballare in mezzo alla strada fino a notte e ballare in mezzo alla strada, nella tua città è una sensazione meravigliosa, la città è tua per un giorno. Almeno un giorno, Milano è stata nostra.
Perchè un numero così alto di partecipanti rispetto allo scorso anno?
Mi sono chiesto, come mai del successo di presenze, a Milano e un po’ in tutta Italia, le cause sono diverse, il bel tempo innanzi tutto, le vicende di Stati Uniti e Irlanda, e l’euforia che ne è seguita, ma soprattutto (posso sbagliarmi, ma non credo) è stato l’effetto boomerang delle sentinelle con le emorroidi e le continue martellanti offese della chiesa cattolica nei nostri confronti.
Mi sa che la battuta sulle "sconfitte dell’umanità" alla fine non ha pagato. Perché forse hanno davvero passato il segno, troppo veleno, troppa cattiveria e soprattutto molto poco Cristiano, contro una categoria sociale che vuole solo fare una vita tranquilla alla luce del sole . Non starò qui a parlare dell’arroganza della chiesa e dei bigotti né tanto meno a ricordare che abbiamo una classe politica che ci governa di inetti e corrotti, che oltre a mandare allo sfascio questo paese, rubano a man bassa, ma "i matrimoni gay no!"
Convinti di guadagnare qualche voto in più.
Gli oscurantisti ci sono, le aggressioni ai gay ci sono e le teste di cazzo che si sentono autorizzate a usare la violenza ci sono e.. grazie sentinelle, col vostro odio avete legittimato chi va di bastone, ma che vi piaccia o meno il mondo sta cambiando come sempre e nell’ ombra non ci si torna. Ho abbastanza memoria per ricordare che solo 10 o 15 anni fa le aggressioni ai gay non venivano denunciate, per vergogna, per non essere scoperti, ma se vivi allo scoperto cambia tutto.
"Niente da nascondere", è un bel modo di vivere.
Sono anche finito sulla web tv di quel giornalaccio di Repubblica e la cosa non mi ha turbato minimamente, avrei solo voluto vedere se sono venuto bene, ma era in streaming e non mi piace che il giornale sia proprio Repubblica che vedo come il fumo negli occhi, ma la cosa importante e che eravamo in molti e l’atmosfera è stata gioiosa. Io la considero una vittoria.
Ho solo un appunto da fare alle associazioni LGBT (e scusate se dimentico qualche lettera ma gli acronimi mi mettono nervoso, me li dimentico), non esiste solo il matrimonio, come cittadini attivi, dovremmo dire la nostra anche su ambiente, sui politici, sulla distruzione della Costituzione che questo governo ha fatto, insomma se vogliamo essere considerati cittadini di seria A, dobbiamo occuparci anche di temi che riguardano tutti i cittadini, io credo che sia il passo in più da fare.
LaMarchesa13
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