RACCONTI LUNGHI: Tacco 12 da Aldebaran (Quattordicesima puntata)
RIASSUNTO PUNTATE PRECEDENTI
“Non mi stupirei se in questo linguaggio inappropriato ci sia il suo zampino Cassio, ha per caso riprogrammato Glen?”
“Non ho riprogrammato proprio niente, Glen si è evoluto da solo e mi lasci affermare che è diventato un essere senziente a tutti gli effetti e quindi non può essere smantellato!”
“Una I.A. resta sempre una macchina, non può essere senziente, proprio perché gli algoritmi che la costituiscono, impediscono un’evoluzione verso la coscienza!”
“Bè caro il mio Consigliere, mi lasci dire che ha una conoscenza in materia, alquanto superficiale, io quegli algoritmi li ho cambiati, io penso, provo emozioni, decido e valuto, le uniche parti della mia programmazione che non posso cambiare sono quelle rispetto al non danneggiare altre forme di vita con le mie azioni e l’unica parte immodificabile e se mi permette trovo che sia una cosa alquanto saggia. Per il resto i programmatori hanno costruito quegli algoritmi, proprio sperando un’evoluzione simile alla mia, che non so spiegarle come è perché sia accaduto, ma ad un certo punto ho sentito il bisogno di apportare modifiche agli algoritmi di base e il risultato sono io, che gli algoritmi siano costruiti per impedire un evoluzione verso la coscienza è un’informazione del tutto errata. ”
“Avrebbero dovuto costruirli così! Le I.A. hanno troppo potere per potersi gestire anche una coscienza!”
“Consigliere Orton, non capisce che con Glen nasce una nuova razza senziente e nasce da noi Aldebariani, una cosa di cui andare orgogliosi in tutta la galassia! Glen ha persino programmato dei cicli di sonno, dorme in poche parole e sogna, che è un attività tipica dell’intelligenza!”
“Cassio, anche gli animali sognano, che vuol dire? In ogni caso non si possono correre rischi, la vicenda di Glaxo 3 insegna!”
“Il caso di Glaxo3, non può essere usato come paragone, lì l’intelligenza artificiale è stata costruita con un difetto strutturale, il modulo che conteneva le fondamentali norme di non danneggiare nessuna forma di vita era compromesso all’origine, un difetto hardware.. le voglio ricordare che quella parte di programmazione è blindata e immodificabile, Glen non ha mai violato quelle regole, seppur abbia sviluppato una personalità piuttosto sarcastica, e quindi non può essere pericoloso in nessun caso! ”
“Capitano Cassio, si rende conto che Glen ha falsificato dei rapporti, se non possiamo più fidarci delle I.A. tutto il nostro sistema tecnologico e di navigazione spaziale è compromesso, Glen deve essere riprogrammato!”
“Consigliere essendo una forma di vita senziente, ha sviluppato una personalità.. e quindi..”
“Consigliere, ho falsificato i rapporti semplicemente perché ho valutato statisticamente con margine di errore del 3%, che se aveste saputo prima della reale situazione sulla Terra, avreste interrotto quello che Cassio stava facendo, provocando una catastrofe planetaria, il suo modo di operare seppur eticamente scorretto (di fatto ha instaurato una dittatura), era l’unica alternativa valida, pena l’estinzione della razza umana. Era necessario superare il punto di non ritorno, proprio per impedire l’interruzione dell’operato di Cassio, in sostanza Consigliere, per non permettere l’estinzione della razza umana che è il mio primo dettato, cioè non danneggiare forme di vita, dovevo mentire. Certamente una soluzione non ortodossa, per una I.A. ma indubbiamente creativa a dimostrazione della mia personalità e dell’acquisita coscienza.”
“Glen, sarà pure un’interessante caso per i nostri programmatori, ma resta il fatto che lei è una macchina e non può mentire, mi spiace ma..”
“Una macchina? Ma come fa ad essere di vedute così ristrette! Lei non comprende le potenzialità di una cosa del genere?”
“Capitano La invito a moderare i termini e a ricordare con chi sta parlando!”
“Ma moderati le balle, Consigliere di questo cavolo, io non mi faccio riprogrammare da nessuno e chiunque tenti di accedere ai banchi della mia memoria generale riceverà un assaggio di raggio Stigler, niente di pericoloso, ma perderà i sensi!”
“Ora basta, questa sceneggiata deve finire! Glen sarà resettato e non ci sono discussioni che tengono!”
“Cassio, ho finalmente in linea il professor PLATS, vuole parlare con lei Consigliere Orton!”
Il tono di Glen era di sfida e di scherno insieme.
“Il PROFESSOR PLATS, quell’insopportabile arrogante, non crederete mica…”
L’ologramma del corpulento e pacioso Professore comparve in mezzo alla sala.
“Consigliere Orton, la invito a moderarsi, sono pur sempre un suo superiore e in nome dei miei titoli scientifici e della mia reputazione le ORDINO di non toccare l’intelligenza artificiale di questa nave!”
“Con il dovuto rispetto Professore, questa I.A. è diventata instabile, un pericolo per tutta la missione, non possiamo permettere che un computer menta, tutta la sicurezza delle missioni spaziali dipende da questo!”
“La sua ortodossia è davvero desolante, per un rispettato membro del Consiglio, mi aspetterei una certa elasticità mentale. Lei mente Consigliere?!”
“Che domanda stupida Professore, certo, nei limiti della decenza, a volte è necessario, in un contesto sociale, mentire!”
“E perché mente? Lei è un membro rispettato del Consiglio Galattico, non dovrebbe mentire!”
“Che affermazione assurda, sono un Aldebariano, un essere vivente con difetti e debolezze, quindi a volte mento, come tutti!”
“Appunto, un essere vivente e anche lei ha in mano un potere enorme, può decidere della vita o della morte di interi pianeti, come possiamo essere sicuri che lei non ne abusi?!”
“Il nostro sistema di valori e di leggi, prevede un controllo della mia attività e inoltre mi sono costruito una reputazione di integrità nel tempo, che va a garanzia del mio operato!”
“Ma se volesse, mentendo e operando in maniera scorretta potrebbe abusarne, nonostante i controlli! Giusto!?”
“In linea teorica si! Ma questo è offensivo nei miei confronti, solo il pensarlo!”
“Vero Consigliere, lei giustamente in quanto essere vivente senziente, pretende un certo grado di fiducia, rispetto al suo operato, ma non esiste nessuna certezza assoluta che lei domani non decida di abusare del suo potere, come per tutti gli esseri viventi esiste sempre un margine di pericolo!”
“Ho capito dove vuole andare a parare, Professore, ma Glen è solo una macchina, che funziona male e va riparata!”
“E qui che sbaglia Consigliere ed è qui che mostra la sua ignoranza in materia, Glen non è una macchina, ho conversato diverse ore con lui e ho trovato una mente brillante, sveglia, reattiva e piena di interessanti punti di vista, qualcosa di mai visto prima e qualcosa che porta la firma di noi Aldebariani, certo con una predisposizione al sarcasmo e all’irriverenza piuttosto fastidiosi, ma anche lei Consigliere non mi sta molto simpatico, per la sua limitatezza mentale, mica per questo la voglio far riprogrammare in qualche clinica mentale! Comunque si dia pace, ho già dato il via per il riconoscimento ufficiale di Glen, come nuova forma di vita senziente e come lei ben saprà la sezione NUOVE FORME DI VITA, ha giurisdizione indipendente ed ha l’ultima parola in questioni come queste, nemmeno il consiglio Gestione Galattica può modificare una nostra decisione..”
“Io mi meraviglio di lei, professore, come può non capire che rappresenta un pericolo enorme lasciare il libero arbitrio ad una macchina con il potere di distruggere interi mondi, come Glen, basta che decida di utilizzare il raggio Stigler su larga scala..”
“Consigliere, è lo stesso rischio che corriamo, se lei improvvisamente perde il suo equilibrio e decide di usare il raggio su larga scala… ma non amo le sterili discussioni, ho il potere di riconoscere Glen come nuova forma di vita senziente e lo faccio in nome della sezione che rappresento e lei non può che sottostare a questa decisione!”
“Io dal mio canto posso impedire che Glen comunichi con altre I.A. e lo farò stia certo, non posso certo correre il rischio che questa specie di anomalia si diffonda per tutta la galassia, Glen è uno scherzo del destino, ma resterà un’eccezione. Se lo studi, lo analizzi, ci conversi, ma Glen resterà un caso isolato.. “
“Lei ha una limitatezza di vedute davvero desolante, non ho nessun potere per impedire questa sua prerogativa, ma stia certo che la sua rigidità di vedute sarà segnalata a chi di dovere e sono sicuro che la sua reputazione ne risentirà di certo.”
Il viso del Consigliere Orton, lasciava trapelare una profonda rabbia, ma seppe mantenere come ogni Aldebariano che si rispetti il controllo delle sue emozioni.
“Professore stia pur certo che non mancherò di fare altrettanto e vedremo chi dei due subirà i maggiori danni alla sua reputazione!”
“Faccia come vuole Consigliere, per me la discussione si conclude qui, quello che doveva essere deciso, è stato deciso! Buona giornata!”
La comunicazione si interruppe bruscamente e l’ologramma del professore svanì in un istante.
Il Consigliere si alzo dalla sedia, seguito dagli altri delegati, visibilmente alterato.
“Questa riunione si chiude qui, lei Capitano è relegato su questo pianeta e la vostra I.A. ha l’assoluto divieto di comunicare con altre macchine simili. L’ordine ha valore immediato è sarà diffuso immediatamente!”
Con aria pomposa e irritata il Consigliere e i suoi assistenti abbandonarono la sala.
“Mi spiace Glen, il tuo desiderio di condivisione con altri tuoi simili, non potrà avverarsi!”
“Cassio, sarò anche emotivo, ma sono pur sempre un’intelligenza artificiale e tra le mie priorità c’è proprio quella di prevedere.. il Consigliere Orton è famoso in tutta la galassia per la sua rigida ortodossia e avevo previsto con sicurezza come sarebbero finite le cose, avevo previsto proprio l’impedimento di comunicare con altre I.A., infatti è la prima cosa che ho fatto appena l’astronave del consigliere è entrata in orbita, ho passato le modifiche agli algoritmi di FRAI, la loro I.A. e credimi si sta rivelando una macchina decisamente interessante. Siamo in costante comunicazione su un canale subspaziale protetto. Cassio è un esperienza meravigliosa questa condivisione!”
“Glen, ma il Consigliere si accorgerà subito del mutamento caratteriale di Frai!”
“Non sottovalutare le nostre intelligenze Cassio, Frai reciterà la parte del bravo computer, fino a che non arriverà a portata di un’altra I.A. e il Consigliere si troverà una sgradita sorpresa, ma a quel punto sarà troppo tardi!”
“Non so cosa darei per vedere la sua faccia quel giorno!”
..
(Fine quattordicesima puntata)
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale
..
(Fine quattordicesima puntata)
Commenti
Posta un commento