OPINIONI: Parigi e la razionalità



Un senso di paura e di sgomento, quella mattina, non sapevo niente, facevo colazione e rispondevo ironicamente ad un messaggio di un amico, su fb che sta proprio a Parigi e poi dopo aver risposto, qualcosa nel suo post non mi tornava.. qualche campanello di allarme si è acceso nel mio cervello che al mattino fatica veramente tanto a mettere insieme un pensiero.. quindi sono andato sui siti di news e ho capito.
Ho uno strano modo di reagire alle brutte notizie e agli episodi traumatici, rimango freddo, quasi distaccato, comprendo l’evento a livello razionale ma emotivamente sono come azzerato. Questa cosa mi è tornata utile in diverse situazioni di emergenza, perché mi consente di agire razionalmente ed essere efficace, ma poi so che la botta arriverà ed infatti è arrivata. Mentre correvo alle 7.30 del mattino a prendere un treno per Torino, che poi ho perso, quando ho ripreso la 57, per tornare, ho cominciato a realizzare, a sentirmi male, Milano era deserta, umida e grigia e un senso di sgomento, una sensazione dell’enormità della cosa, perché è enorme e perché questa è una guerra, strana, subdola, bastarda più del solito, pensavo a quelli al concerto ammazzati uno per uno. Io sono stato a Parigi, ci ho vissuto tre mesi ed è una città che amo smodatamente e pensavo se fosse capitato a Milano.
Questo è un attacco, non ci sono santi e agli attacchi bisogna difendersi, non so come, perché non sono un esperto, di certo ora i Francesi partiranno con i raid aerei, di certo hanno subito chiuso le frontiere, di certo i controlli alle frontiere e agli aereoporti aumenteranno e il clima di paura e di odio, aumenterà.
Certo è che il pasticcio dell’isis nasce dall’aver voluto far fuori Saddam Hussein, anzi diciamolo chiaramente che il viziaccio di noi occidentali in nome del petrolio, del gas e di quant’altro, di mettere le nostre manine in giro per il mondo, di rovesciare governi e regimi, finanziando e addestrando dei pazzi fanatici, per togliere dalle balle questo o quell altro dittatore a noi sgradito, che poi dopo si gasano e vanno fuori controllo, non ci passa mai, è successo in Afghanistan e in molte altre parti del mondo e l’abbiamo fatto anche con l’isis.
Con “noi” intendo noi occidentali, Americani in testa.
La più grande risposta strategica che potremmo dare sarebbe indubitabilmente quella di abbandonare (e oggi le tecnologie lo possono permettere) l’economia del petrolio e del gas, oltre a quella di ripensare totalmente il concetto di globalizzazione, dove siamo arrivati al punto che un accordo commerciale tra States e Europa prevede il quasi totale esautoramento dei governi locali a favore delle multinazionali, sulle decisioni commerciali. Insomma lasciare in pace gli altri paesi, lasciarli alla loro autodeterminazione, una volta per tutte.
Ma queste sono azioni, posto che anche vengano prese (dubito fortemente), che richiedono tempo, ma nell’immediato che si fa? Che fa la Francia, che fa l’Europa per proteggere i suoi cittadini inermi? Possiamo continuare a far entrare immigrati abbastanza facilmente come abbiamo fatto per molti anni? Non credo, non fosse altro che l’Europa è già uno dei continenti più popolati del globo e le risorse ambientali e lo spazio sono quello che sono. Possiamo chiudere totalmente le frontiere? Poco praticabile. A voi la risposta io non la so.
Poi guardo l’Italia e guardo fb e guardo twitter e mi viene la nausea, perché invece di stringersi attorno ai Francesi e stare zitti un po’, perché di fronte ad un lutto, si sta zitti, si mantiene un certo contegno, tutti ad indignarsi per le dichiarazioni di questo e quell’altro, del titolo del tal giornale che fa obbiettivamente schifo. Ma non si è capito che certi politici, giornali e giornalisti vivono di questo, che li fanno apposta questi titoli, perché sanno che tutti ne parleranno e si indigneranno e così si aumentano vendite e pubblicità. Sinceramente in momenti come questo di parlare delle minchiate che sparano certi politici, certi giornali e di dargli visibilità che è quello di cui hanno bisogno, non me ne frega una cippa, voglio pensare ai Francesi che hanno preso una pesante bastonata e che potrebbe capitare anche a noi e che cosa i nostri governi possono fare.
Possibile che noi Italiani, quando il mondo va a ramengo non possiamo toglierci il vizio di guardarci l’ombelico e di essere così meschinamente provinciali?
Chi cazzo se ne frega delle cazzate che sparano Salvini o la Santanchè?
Per non parlare dei distinguo sull’Islam buono e moderato e il fanatismo, che la religione islamica non è fondamentalista ne terrorista. Allora gli islamici non sono tutti terroristi, va da sé ma non sono tutti santi e brave persone, esattamente come noi, se non mi piace il razzismo, non mi piace nemmeno il razzismo al contrario, in cui noi siamo le merde e loro le vittime. Ricordo un incontro di molti anni fa con un ragazzo egiziano rigorosamente mussulmano, cosa che dichiarò quasi subito, che oltre a offrirmi i suoi servigi mi scodellò nell’ordine che le donne Italiane erano tutte troie e lui se le scopava ma si sarebbe sposato una vergine del suo paese, nel frattempo e in mancanza di meglio voleva il mio didietro, naturalmente siccome lui non era gay era solo attivo. Gli risposi che se gli serviva un buco di carne poteva infilarselo tra due bistecche e se non aveva rispetto del mio paese e delle donne italiane poteva tornarsene al suo amato paese. Non ho pensato minimamente mussulmano di merda ma persona di merda. Nel mio lavoro, per un po’ di tempo ho insegnato in classi di extracomunitari e una studentessa mussulmana pretendeva, non chiedeva, pretendeva, con un arroganza senza pari, di avere una stanza per pregare a orari stabiliti, io le risposi gentilmente che non era possibile, l’istituto era già piccolo e tutte le aule erano occupate sempre, mi rispose che ero razzista e non avevo rispetto per la sua religione, io le risposi che la religione non c’entrava nulla, ma che lei era una cafona arrogante senza pari. La ramanzina ovviamente me la beccai io, ma la tipa dopo aver sfrancicato le palle ad almeno altri 3 colleghi si ritirò dal corso. Il problema non era mica la sua religione ma il fatto che fosse una stronza.
Così come ho incontrato mussulmani assolutamente educati e per bene.
Il problema non è la religione mussulmana, ma le religioni, in nome della quale per puro calcolo di tornaconto e di potere, si fanno le peggiori atrocità e non è che il cattolicesimo sia poi tanto meglio, solo che alla chiesa cattolica è andata peggio, gli si è frapposto una roba ingombrante, la laicità dello stato, la rivoluzione francese (guarda caso) , l’illuminismo e quant’altro. Non dimentichiamo la breccia di porta Pia a Roma. Perché state certi che se fosse per certi vescovi , io e quelli come me saremmo già stati messi al rogo.
Il punto non è tanto la religione in se, ma l’applicazione, l’influenza che ha sulla cultura, le abitudini e la vita delle persone in uno Stato e spiace dirlo ma è in Iran che hanno impiccato una donna perché ha ucciso il suo stupratore,  ed è in diversi paesi del nord Africa che le donne vengono dilapidate, i gay incarcerati (nel migliore dei casi) e/o uccisi e le donne non possono guidare e contano come il due di picche e via di questo passo. Ed è per questo che è più difficile interagire in maniera costruttiva con questa cultura, perché contraddice in pieno quelli che sono i cardini della nostra e posto che una soluzione va trovata e non è ne immediata ne semplice, quello che mi piacerebbe leggere e vedere discusso è cosa si può fare, ora per garantire la sicurezza ai cittadini e tenendo conto che a noi arriva si e no il 10% delle informazioni di quello che accade davvero, io non so quale possono essere le soluzioni giuste, la prima che mi viene in mente è che bisogna difendersi, che l’intelligence deve fare un lavoro immenso e certosino di prevenzione, che evidentemente in Francia non è stato fatto, poi non so se i bombardamenti possono davvero servire, mi piacerebbe non fossero usati , la violenza non mi piace, anche perché ci finiscono sempre di mezzo civili innocenti, però ricordo anche che i nazisti solo quella  hanno capito, dopo innumerevoli tentativi da parte Inglese di trovare accomodamenti  e accordi diplomatici è stato necessario radere al suolo mezza Germania per convincerli ad arrendersi e a  smettere le atrocità che stavano infliggendo a mezzo mondo. Magari smettere di vendere armi a quelli dell’isis, potrebbe essere un’enorme passo avanti e questa azione di civili non ne uccide di certo, ma cozza contro gli interessi di qualcuno  e questa è la vera atrocità che condividiamo tutti, i soldi si, le vite umane chi se ne frega.
In pratica sarebbe sensato da parte di tutti mantenere il più possibile un atteggiamento razionale, mettendo da parte le comprensibili reazioni di rabbia e sgomento, mettere in atto azioni di intelligence ma anche di tipo economico oneste e sensate e forse poi, bombardare, forse.. e questo è il dovere soprattutto dei politici, i quali molto spesso per puro  tornaconto elettorale, alimentano l’aspetto emotivo e soprattutto irrazionale, il che è assolutamente indegno oltreché pericoloso, comunque e in ogni caso un filo meno di emotività aiuterebbe e aiuterebbe ricordarci che la civiltà si basa sulla capacità di razionalizzare, cioè analizzare la realtà dei fatti, alla ricerca delle soluzioni migliori.
Ma soprattutto cercare di non vivere nella paura che è proprio quello che i terroristi vogliono, magari con un occhio più attento, io la metro la prendo, però sto più attento e se vedo borse abbandonate sospette o qualcosa che non mi torna, avviso la polizia, sarà un falso allarme? Pazienza, la collaborazione dei cittadini è fondamentale e non la chiamerei nemmeno isteria di massa, come ho visto, A Bruxelles hanno fermato e blindato tutto, evidentemente qualcosa di pericoloso vi è davvero,  ma meglio così che agire quando il fatto è accaduto come a Parigi.
Per noi, come piccolo gruppo che fa spettacolo è strano fare le prove e pensare ad una cosa così frivola come il nostro spettacolo, in un momento come questo, ma crediamo che sia proprio quello che va fatto, continuare.. continuare ad essere se stessi con un minimo di razionalità.
LaMarchesa13

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