OPINIONI: lo spettacolo al Pirata
Ci sono spettacoli e spettacoli, alcuni riescono meglio di altri, ma alcuni hanno un valore aggiunto. Dopo più o meno due anni che saliamo sul palcoscenico, sto cominciando a capire cosa porta in giro attori e musicisti a fare live e a sottoporsi a disagi e inconvenienti infiniti. Dopo uno spettacolo torni cambiato, farà ridere, ma è così. Questa volta, in Valle d’Aosta ci sono stati valori aggiunti inaspettati, speciali, a cominciare dalla bellezza del luogo, che credetemi ha un suo peso. Beccare un week end di quasi primavera, con l’aria leggera e profumata che c’è lì e le imponenti cime alpine, lascia qualcosa dentro quando torni a Milano.
Avete presente quando vivete un’esperienza di qualsiasi tipo assolutamente speciale e però solo dopo qualche giorno, nel ricordo vi accorgete del valore della cosa.
Questa è stata un’esperienza così:
Primo per il valore umano e la splendida intelligenza della proprietaria del locale, Giovanna Ravazzini, perfetta padrona di casa, che tra le innumerevoli gentilezze ci ha fatto dormire nel suo chalet, con una vista valle da togliere il fiato, sia di giorno che di notte. Per le cose buonissime che ci ha fatto mangiare, per lo spazio, la disponibilità, il calore.
Secondo perché abbiamo fatto un bello spettacolo, sapete quanto sono critico sulle nostre esibizioni live e quando non mi piacciono, lo scrivo pubblicamente ma anche quando vanno bene e questa volta è andata bene, nonostante la voce quasi mancante della Baronessina, che si è beccata uno stupefacente mal di gola con abbassamento da manuale, ma che ha gestito con stoica resistenza e professionalità. Il Neve più perfido che mai e io più scemo che mai. (Sto disegnando precisamente l’ambito in cui devo e posso muovermi e ne sono molto contento).
Terzo per la risposta calorosa e partecipe delle persone presenti, fantastiche.
Il tè fatto dopo lo spettacolo nello chalet, ammirando le luci della valle, il cielo terso e la luna quasi piena, quando la stanchezza è emersa, il trucco ormai era sfatto e noi ci sentivamo bene, è stato un momento che non dimenticherò.
Quindi grazie a Leila Cesana, che oltre a seguirci con la macchina fotografica, questa volta ha fatto anche da truccatrice con grande maestria, nonostante una caviglia storta che si è beccata scendendo da una scala, grazie a Carlo Antinori per i sempre meravigliosi costumi e speriamo che la prossima volta tu possa essere presente, grazie e stragrazie a Coco Max per le riprese e l’aiuto logistico e naturalmente grazie alla proprietaria del Pirata e a tutto lo staff del locale.
Siamo persino finiti sulla Stampa di Torino, che parlava di noi e dello spettacolo.
Si prospettano dei bis e noi ne siamo contenti, oltretutto per due giorni abbiamo potuto dimenticarci del mondo e goderci la valle d’Aosta.
Voglio chiudere ringraziando i miei due compagni di viaggio la Baronessina e il Perfido.. l’affiatamento c’è sempre di più!
A breve pubblicheremo foto e video, giusto il tempo di elaborarli.
Lamarchesa13
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