CONSIGLI CINEMATOGRAFICI: Arrival

Trailer
Non capita spesso, in questi ultimi anni di vedere un film di fantascienza che non si riveli la solita americanata spara, spara, con l’eroe figo e muscoloso, ho visto fin troppi racconti di Philip K Dick rovinati da sceneggiature un tanto al chilo. ARRIVAL il nuovo film nelle sale in questi giorni, sull’arrivo degli alieni, con la regia di Denis Villeneuve si è rivelato una bellissima sorpresa.
Un film introspettivo, ma anche molto emozionante, che può piacere ad un pubblico trasversale. La Fantascienza che piace a me, dove al mistero si unisce una bella costruzione della storia, una musica centratissima, un interpretazione dell’attrice principale (Amy Adams) davvero notevole, fatta soprattutto di sottrazioni  e un fascino dolente perfetto per il ruolo.
Non farò spoiler, per non rovinarvi la sorpresa, ma posso dire che è un film sulla comunicazione, sul linguaggio e su quanto il linguaggio possa modificare il cervello e la percezione della realtà e per tutto il film si resta sulle spine nel cercare di capire il modo di comunicare degli alieni. E qui posso raccontare (visto che si vede nel trailer e nelle foto promozionali) che sono delle specie di poliponi giganti, molto inquietanti, ma per niente aggressivi. Si riesce a percepire nettamente, quanto possa essere complicato cercare di capire un linguaggio e la percezione della realtà, che una razza totalmente diversa dalla nostra possa avere.. ecco si un piccolo spoiler ve lo posso dare, gli alieni del film non pensano in maniera lineare.. e non aggiungo altro.
Tra l’altro il regista ha fatto un’operazione rischiosissima, mescolare le vicende comuni con quelle private della protagonista. Rischiosissima perché è un attimo cadere nel banale e nel mieloso, mi viene in mente il film Contact con Jodie Foster, dove ad una partenza strepitosa del film, si finisce con lei che attraversa l’universo e si ritrova su un pianeta alieno e incontra il defunto e amato papà, una roba di uno zuccheroso tale che mi erano cadute le palle in un istante. Qui no, alla fine si capisce il perché del racconto iniziale delle vicende della figlia della protagonista che fanno comprendere la circolarità del racconto.
Insomma un bel film, che infatti sta ottenendo ottimi incassi, a dimostrazione che si può raccontare una storia che piace sia al grande pubblico che ai palati più raffinati, perché quando la sceneggiatura è fatta bene, metà del lavoro è già completo. Se proprio devo segnalare un difetto, non mi è piaciuta molto la fotografia così buia e sporca, ma qui credo che si tratti proprio di un gusto personale, ripensandoci è molto funzionale alla storia. Altra nota dolente è che ho visto il film ad un UCI CINEMA, Signori quei posti fanno veramente schifo, allestiti come fiere di paese, sono delle macchine tritasoldi, 130 grammi di gommose e una bottiglietta d’acqua quasi 5 Euro è puro furto, senza contare 9 e 70 di ingresso. Poi non vi lamentate, se la gente non va più nelle sale e preferisce vedersi i film a casa propria in streaming pagando 2 o 3 euro!


Comunque il film vale la spesa e io me lo sono goduto davvero! Lo capisco perché quando un film mi piace mi dimentico di qualunque cosa e sono dentro la pellicola…..
M13
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