CONSIGLI MUSICALI (90): Rifarsi una carriera, Louie Austen

Questa puntata, è dedicata a leggerezza e suoni marcatamente Dance e Dio solo sa se ce n’è bisogno in questi giorni, siamo in isolamento forzato, in attesa che il #coronavirus inizi la curva discendente dei contagi, quindi buon viso a cattivo gioco. Iniziamo col riempire l’isolamento di buona musica, oggi vi proponiamo un cantante di origine Austriaca: Louie Austen

Prendete una voce alla Sinatra style, mescolatela con MarcAlmond (Cantante dei mitici Soft Cell), degli arrangiamenti che richiamano, anzi pescano a piene mani dagli anni 80, con spruzzate di disco anni 70, tocchi di swing e la perfezione tecnica degli arrangiamenti elettronici del nuovo millennio ed avete Louie Austen e una DISCO frizzante e contemporanea, molto contaminata.

Inizia la sua carriera a Las Vegas al fianco di Frank Sinatra, Al Green e Sammy Davis Jr, e sul finire degli anni 90 a 56 anni d’età, incontra a Vienna i produttori Mario Neigebauer e Patrick Pulsinger che costruiscono sonorità electro e dance pop attorno a una voce calda e sensuale ma assolutamente originale, quasi trascinata e a tratti di difficile comprensione (intendo la comprensione delle parole), che ne fanno un tratto distintivo molto accattivante. Da qui iniziano una lunga sequela di dischi e di singoli inarrestabile. Come succede sempre in questo tipo di produzioni, così orientate alla disco, si incappa in qualche brano un filo palloso, ma molti, direi la maggior parte, si lasciano ascoltare con grande piacere, sono pieni di energia e di rimandi ad un periodo per me di formazione musicale, quando ascoltavo musica come respirare (cosa che a dire la verità continuo a fare..), i mitici e ambivalenti anni 80. In alcuni brani della sua produzione, sembra Marc Almond, ma con una voce più sporca, in ogni caso la sua voce e le sue sonorità mi hanno intrigato già al primo casuale ascolto. Tutto è nato quando mi sono ritrovato tra le mani la mitica Alexa (Aggeggio alquanto sopravvalutato, a dire il vero), le ho chiesto di mettere “Musica Lounge”, e lei connettendomi al canale Lounge bar di Amazon, ha riproposto questo artista più volte. A quel punto le ho chiesto informazione e lei parlando come se avesse le patate in bocca, (ho dovuto riascoltare la frase tre volte, per capire il nome di chi cantava) mi ha svelato l’origine di tanta meraviglia.

La cosa che mi ha colpito di questo artista è che, voce, più arrangiamenti, mi hanno allertato il radar dance gay, le sonorità sono proprio da dance floor gay, o almeno quello che a mio gusto, dovrebbe essere. In ogni caso Louie Austen ha il giusto mix di ballabilità e ricercatezza nelle sonorità, restando molto leggero, brioso, e assolutamente piacevole all’ascolto.

Una nota legata all’età dell’artista: leggendo il materiale che ho trovato on-line, ho letto che è stato criticato per la sua età, tanto da definire la sua musica Geriatric Techno. Lui ha risposto dicendo che sono vecchie le persone che lo criticano per la sua età, lui sta bene, si diverte a fare la disco e si sente giovane. In effetti a ben pensarci, perlomeno in occidente, dove l’età media si è alzata tantissimo e ormai un sessantenne non è nemmeno più considerato vecchio.

Come sempre concludo proponendovi tre brani selezionati, che a mio avviso sono piuttosto rappresentativi del lavoro dell’artista, (guardate i video qui sotto):

1) Glamour Girl

Il mio preferito, fa proprio venire voglia di ballare, ottimo quando vi allenate in palestra o andate a correre. Un mix perfetto di glamourosità!! Energetico. (Un brano che quasi certamente proporremmo nelle nostre prossime esibizioni)

2) Easy Love

Unite la dance con un vago sapore swing alla Sinatra, gradevolissimo e anche questo fortemente ballabile. Ottimo quando si viaggia, soprattutto in metropolitana, ma non chiedetemi perché, non lo so, ma Funziona perfettamente mentre ti muovi per la città.